Santa Lucia nell'arte
La figura di Santa Lucia ha ispirato artisti, poeti e scrittori di ogni epoca, in Italia prima di tutto, dove il culto è molto diffuso e fortemente radicato fin dall’inizio, ma anche in ogni paese europeo e in tutto il mondo.
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Un segno della sua grande popolarità, che non conosce flessioni, è testimoniata dalla diffusione del suo nome in ogni lingua, dai numerosissimi toponimi ed anche dai vari siti internet che ne parlano; ad esempio www.santiebeati.it in cui la classifica dei santi più visitati vede Santa Lucia al nono posto.
Unitamente al culto e ai diversi patronati (es. i ciechi), anche le leggende legate alla sua vita e le numerose diverse tradizioni contribuiscono a mantenere vivo il fascino di una Santa da sempre molto amata. Uno dei suoi più famosi devoti è Dante che in Lucia trova la sua guida nel viaggio attraverso l’inferno, il purgatorio e il paradiso nella Divina Commedia
Or ha bisogno il tuo fedele di te, e io a te lo raccomando
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Lucia, nimica di ciascun crudele, si mosse, e venne al loco dov'i' era…
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Le immagini più antiche si trovano in alcune chiese rupestri in Sicilia mentre risale al VI secolo il raffinato mosaico a San Apollinare Nuovo in Ravenna. Di grande rilievo è l’affresco del XIV secolo di Altichiero nell’oratorio di San Giorgio a Padova con le “scene del martirio di Santa Lucia”. Famosi sono “Il martirio di Santa Lucia” dipinto nel XVI secolo da Paolo Veronese e conservato nel museo di New York, “Santa Lucia trainata dai buoi” di Leandro Bassano della stessa epoca, così come “La sepoltura di Santa Lucia” del XVII secolo opera del Caravaggio conservata nella basilica di Santa Lucia al sepolcro di Siracusa. Anche G.B. Tiepolo ha dipinto una bella “Comunione di Lucia” nel XVIII secolo, collocata nella chiesa dei SS. Apostoli a Venezia. Della stessa epoca è la “Santa Lucia morente” di Gregorio Tedeschi che si trova nel tempietto eretto sulle catacombe di Santa Lucia a Siracusa. L’elenco, che si dilata fino ai nostri giorni, sarebbe interminabile. Nelle rappresentazioni più antiche la Santa è solitamente proposta in ricche vesti (a simboleggiare l’agiatezza della famiglia), con un ramo di palma in mano (simbolo del martirio) ed una lucerna nell’altra (simbolo evangelico di luce spirituale). A partire dal XV secolo la lucerna viene spesso sostituita da un piatto recante gli occhi, iconografia più immediata per la Protettrice della vista. Alcune volte è presente anche un pugnale conficcato nella gola, per ricordare la modalità del martirio, come nel grande “Simulacro di Santa Lucia” in argento realizzato nel 1600 da Pietro Rizzo e conservato nella Cattedrale di Siracusa. Ci sia permesso presentare in questo sito alcune pale e sculture che, considerate disperse da vari autori o cadute nel completo oblìo, sono state ritrovate recentemente e riportate alla originale bellezza per mezzo di accurati restauri. Si trovano nella parrocchiale di Santa Lucia Extra in Verona e rappresentano solo una parte della copiosa produzione di opere d’arte che in tutto il territorio sono dedicate alla Santa più cara ed amata dai Veronesi.

Santa Lucia trainata dai buoi
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Santa Lucia, gloria di
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SANTA LUCIA TRAINATA DAI BUOI
di Felice Riccio (o Rizzo) detto il Brusasorzi
(o Brusasorci),
(Verona 1539 – 1605)
olio su tela, cm 138 x 209,
restaurata nel 1993
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SANTA LUCIA, GLORIA DI
di Domenico Macacaro
(Verona 1549 – 1630)
olio su tela, cm 172 x 313
restaurata nel 1990
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Santa Lucia
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Santa lucia
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SANTA LUCIA E ANGELI
di autore ignoto del XVII secolo - Verona
olio su tela, cm 99 x 139,
restaurata nel 1992
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SANTA LUCIA
di Lorenzo Muttoni
(Verona 1720 – 1778)
scultura in pietra a grandezza naturale restaurata nel 2000
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Dal calco della scultura del Muttoni, sono state ottenute due copie in bronzo:
la prima è stata inviata nella chiesa di Santa Lucia presso il Centro Ragazzi Ciechi “Kekeli Neva” di Togoville, in Togo.
la seconda a Siracusa, nel piazzale antistante il “Santuario Madonna delle Lacrime”.
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